
Fonte dell’articolo
Concorso OSS Formazione Continua Gruppo Facebook
Amministratore del gruppo Manolo Ciancio
Atrio destro
L’atrio destro è una delle quattro camere in cui è suddiviso il cuore ed è situato a destra. Riceve il sangue venoso da ossigenare dalle due vene cave, quella superiore e quella inferiore. Comunica con il ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide.
Che cos’è l’atrio destro?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.Gli atri sono le due cavità superiori del cuore, separate tra loro dal setto interatriale. Sul setto si trova la cosiddetta fossa ovale: è il punto in cui subito dopo la nascita è avvenuta la chiusura del foro (foro di Botallo) che permetteva al sangue del feto di miscelarsi bypassando la circolazione polmonare. Durante la vita fetale, infatti, i polmoni non vengono utilizzati, poiché il nascituro riceve ossigeno e nutrienti direttamente dalla madre mediante la placenta.I due atri, destro e sinistro, non sono simmetrici, ma differiscono per posizione, grandezza e conformazione. Comunicano con i corrispondenti ventricoli, posti subito al di sotto per mezzo di un passaggio dove una valvola evita che il sangue torni indietro.
A cosa serve l’atrio destro?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica, con i polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo, verso le cellule, attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore dalle vene.L’atrio destro è la prima “stazione” di arrivo del sangue venoso, sangue privo di ossigeno, prelevato dalle cellule, ma carico di anidride carbonica. Il sangue non ossigenato passa quindi dall’atrio al ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide (formata da tre lembi): questa permette che il sangue non torni indietro, ma che venga spinto nell’arteria polmonare e arrivi ai due polmoni dove si arricchisce nuovamente di ossigeno. Altre valvole controllano il flusso in entrata negli atri, non permettendo che il sangue torni indietro.Nell’atrio destro è anche presente il nodo atrioventricolare, da cui partono gli impulsi elettrici che coordinano il battito del cuore.
Atrio sinistro
L’atrio sinistro è una delle quattro camere in cui è suddiviso il cuore. Rispetto all’atrio destro, il sinistro è più piccolo per volume e spessore della parete, ma il suo asse è disposto trasversalmente, finendo per coprire in parte l’atrio destro. Comunica con il ventricolo sinistro attraverso la valvola mitrale, costituita da due lembi contrapposti (cuspidi).
Che cos’è l’atrio sinistro?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (verso cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.Gli atri sono le due cavità superiori del cuore, separate tra loro per dal setto interatriale. Sul setto si trova la cosiddetta fossa ovale: è il punto in cui subito dopo la nascita è avvenuta la chiusura del foro (foro di Botallo) che permetteva al sangue del feto di miscelarsi bypassando la circolazione polmonare. Durante la vita fetale, infatti, i polmoni non vengono utilizzati, poiché il nascituro riceve ossigeno e nutrienti direttamente dalla madre mediante la placenta.I due atri, destro e sinistro, non sono simmetrici, ma differiscono per posizione, grandezza e conformazione. Comunicano con i corrispondenti ventricoli, posti subito al di sotto per mezzo di un passaggio dove una valvola regola il flusso del sangue.
A cosa serve l’atrio sinistro?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica, con i polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo, verso le cellule, attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore dalle vene.L’atrio sinistro riceve il sangue arterioso, quindi carico di ossigeno, direttamente dai polmoni attraverso le quattro vene polmonari, due a destra e due a sinistra. Quando gli atri si contraggono (fase del ciclo chiamata diastole) il sangue arterioso passa dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro attraverso la valvola mitrale, anche chiamata valvola bicuspide perché formata da due lembi che non permettono al sangue di tornare indietro.Questa è la prima “stazione” prima che il sangue ricco di ossigeno e nutrienti arrivi alle cellule e ai tessuti di tutto il corpo attraverso l’aorta e i suoi rami.
Valvola aortica
La valvola aortica è una delle quattro valvole cardiache. È anche detta semilunare aortica per la sua forma a semiluna ed è posta tra il ventricolo sinistro e l’aorta con la funzione di assicurare che il sangue ricco di ossigeno non torni indietro nel suo percorso.
Che cos’è la valvola aortica?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ricco di ossigeno al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.La valvole cardiache sono piccole strutture che come dei “rubinetti” hanno la funzione di assicurare che il flusso di sangue dal cuore proceda in una sola direzione, evitando che torni indietro.In particolare, la valvola aortica è una valvola costituita da tre membrane (cuspidi) costituite principalmente da collagene che assumono la forma di una semiluna. La valvola è posta su un anello muscolare e connessa attraverso di questo alla parete del cuore.
A cosa serve la valvola aortica?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica delle cellule, a livello dei polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo verso organi e tessuti attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore attraverso le vene.La valvola aortica presidia il passaggio tra il ventricolo sinistro e l’aorta con la funzione di assicurare che il sangue ossigenato non torni indietro.Il ciclo cardiaco si compone, infatti, di due fasi: una fase di rilassamento (diastole) e una di contrazione (sistole).Atri e ventricoli si contraggono in maniera coordinata: prima gli atri e poi i ventricoli.Durante la fase di diastole, le valvole tra atri e ventricoli sono aperte e il sangue scorre liberamente tra camere e atri. In questa fase le valvole semilunari sono chiuse, impedendo che il sangue entri nei letti vascolari.Durante la fase di sistole, quando la pressione del sangue è maggiore nel ventricolo, la valvola è aperta permettendo il passaggio del sangue nell’aorta. Successivamente, quando la pressione è maggiore nell’aorta, la valvola si richiude e non permette che il sangue ritorni al cuore.Difetti della valvola aortica possono alterare il funzionamento della circolazione: la stenosi aortica e l‘insufficienza aortica possono essere curate con un delicato intervento chirurgico di sostituzione della valvola aortica.
Valvola mitrale
La valvola mitrale è una delle quattro valvole cardiache. È posta tra l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro e ha la funzione di assicurare che il sangue non torni indietro nel suo percorso attraverso il cuore, ma che il flusso proceda in un’unica direzione assicurando il corretto scambio di ossigeno e anidride carbonica con i polmoni a vantaggio di tutto il corpo.
Che cos’è la valvola mitrale?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.La valvole cardiache sono piccole strutture con la funzione di assicurare che il flusso di sangue dal cuore proceda in una sola direzione, evitando che torni indietro.La valvola mitrale è una valvola atrio-ventricolare costituita da due membrane (cuspidi), molto resistenti e formate da tessuto connettivo, che si aprono e si chiudono a ogni battito in maniera coordinata. I lembi sono connessi a un anello valvolare e attraverso questo sono collegati alla parete del cuore. I margini delle membrane sono congiunti ai muscoli papillari attraverso corde tendinee, filamenti di tessuto connettivo che vengono azionati dal flusso ematico e dalle fasi cardiache evitando che il sangue torni indietro nel suo percorso.
A cosa serve la valvola mitrale?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica delle cellule, a livello dei polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo, verso le cellule, attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore attraverso le vene.La valvola mitrale presidia il passaggio del sangue ossigenato attraverso l’orifizio posto tra atrio sinistro e ventricolo sinistro.Il ciclo cardiaco si compone, infatti, di due fasi: una fase di rilassamento (diastole) e una di contrazione (sistole).
Atri e ventricoli si contraggono in maniera coordinata: prima gli atri e poi i ventricoli.
Durante la fase di diastole, le valvole tra atri e ventricoli sono aperte e il sangue scorre liberamente tra camere e atri. In questa fase le valvole semilunari sono chiuse, impedendo che il sangue entri nei letti vascolari. Nella fase di sistole avviene la contrazione degli atri (sistole atriale) e dei ventricoli (sistole ventricolare). Con la contrazione atriale il sangue ancora presente negli atri arriva nei ventricoli, poi le valvole atrioventricolari si chiudono. La contrazione del ventricolo sinistro pompa il sangue nell’aorta per distribuirlo a tutti i distretti del nostro corpo.
Il meccanismo delle valvole atrio-ventricolari e della valvola mitrale viene regolato dal flusso del sangue e dalla pressione esercitata nelle fasi del ciclo cardiaco: durante la sistole ventricolare, la pressione del sangue esercitata verso l’alto contro le membrane ne determina la chiusura evitando che il flusso del sangue torni indietro.Le corde tendinee, opponendosi al movimento dal basso, evitano che la valvola sia spinta verso l’alto, dentro l’atrio. In presenza di difetti anatomici o funzionali si possono determinare problemi come il prolasso valvolare.
Valvola polmonare
La valvola polmonare è una delle quattro valvole cardiache. Ha la forma di una semiluna ed è posta tra il ventricolo destro e l’arteria polmonare con la funzione di assicurare che il sangue non ossigenato proceda in un’unica direzione assicurando il corretto scambio di ossigeno e anidride carbonica e non torni indietro nel suo percorso verso i polmoni.
Che cos’è la valvola polmonare?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.La valvole cardiache sono piccole strutture che come dei “rubinetti” hanno la funzione di assicurare che il flusso di sangue dal cuore proceda in una sola direzione, evitando che torni indietro.La valvola polmonare è costituita da tre membrane (cuspidi) costituite principalmente da collagene che assumono la forma di una semiluna. La valvola è posta su un anello muscolare e così connessa alla parete del cuore. Un nodulo fibroso posto su ogni margine libero delle cuspidi provvede alla chiusura dell’orifizio polmonare durante la contrazione (diastole) del ventricolo.
A cosa serve la valvola polmonare?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica delle cellule, a livello dei polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo verso organi e tessuti attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore attraverso le vene.La valvola polmonare presidia il passaggio tra il ventricolo destro e l’arteria polmonare con la funzione di assicurare che il sangue non ossigenato non torni indietro.Il ciclo cardiaco si compone, infatti, di due fasi: una fase di rilassamento (diastole) e una di contrazione (sistole).Atri e ventricoli si contraggono in maniera coordinata: prima gli atri e poi i ventricoli.Il sangue non ossigenato arriva all’atrio destro mediante le vene cave, poi al ventricolo. Durante la fase di diastole, le valvole tra atri e ventricoli sono aperte e il sangue scorre liberamente tra camere e atri. In questa fase le valvole semilunari sono chiuse, impedendo che il sangue entri nei letti vascolari.La contrazione ventricolare spinge il sangue nell’arteria polmonare e la differenza di pressione la richiude successivamente al passaggio. La velocità di flusso di una valvola polmonare in condizioni normali è pari a 75 cm per secondo.Difetti congeniti della valvola polmonare possono alterare il funzionamento della circolazione cardiaca: la stenosi valvolare polmonare corrisponde al restringimento dell’orifizio da cui passa il sangue e può essere corretta con un delicato intervento di valvuloplastica con palloncino.
Valvola tricuspide
La valvola tricuspide è una delle quattro valvole cardiache. È posta tra l’atrio destro e il ventricolo destro e ha la funzione di assicurare che il sangue non torni indietro nel suo percorso attraverso il cuore, ma che il flusso proceda in un’unica direzione assicurando il corretto scambio di ossigeno e anidride carbonica con i polmoni a vantaggio di tutto il corpo.
Che cos’è la valvola tricuspide?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.La valvole cardiache sono piccole strutture con la funzione di assicurare che il flusso di sangue dal cuore proceda in una sola direzione, evitando che torni indietro.La tricuspide è una valvola atrio-ventricolare costituita da tre membrane (cuspidi) molto resistenti e formate da tessuto connettivo che si aprono e si chiudono a ogni battito in maniera coordinata. I lembi sono connessi a un anello valvolare e mediante questo alla parete del cuore. I margini delle membrane sono congiunti ai muscoli papillari attraverso corde tendinee, filamenti di tessuto connettivo che vengono azionati dal flusso ematico e dalle fasi cardiache evitando che il sangue torni indietro nel suo percorso.
A cosa serve la valvola tricuspide?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e viceversa di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica, a livello dei polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo, verso le cellule, attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore attraverso le vene.La valvola tricuspide assicura che il sangue non ossigenato passi attraverso l’orifizio posto tra atrio destro e ventricolo destro.Il ciclo cardiaco si compone di due fasi: una fase di rilassamento (diastole) e una di contrazione (sistole). Atri e ventricoli si contraggono in maniera coordinata: prima gli atri e poi i ventricoli.Durante la fase di diastole, le valvole tra atri e ventricoli sono aperte e il sangue scorre liberamente tra camere e atri. In questa fase le valvole semilunari sono chiuse, impedendo che il sangue entri nei letti vascolari. Nella fase di sistole c’è la contrazione degli atri (sistole atriale) e dei ventricoli (sistole ventricolare). Con la contrazione atriale il sangue ancora presente negli atri arriva nei ventricoli, poi le valvole si chiudono.Il meccanismo delle valvole atrio-ventricolari e della valvola tricuspide viene regolato dal flusso del sangue e dalla pressione esercitata nelle fasi del ciclo cardiaco: durante la sistole ventricolare, la pressione del sangue esercitata verso l’alto contro le membrane ne determina la chiusura evitando che il flusso del sangue torni indietro.Le corde tendinee, opponendosi al movimento dal basso, evitano che la valvola sia spinta verso l’alto, dentro l’atrio. In presenza di difetti anatomici o funzionali si possono determinare problemi come il prolasso valvolare.
Ventricolo destro
Il ventricolo destro è una delle quattro camere in cui è suddiviso il cuore. Ha la forma di una piramide triangolare e riceve il sangue venoso, quindi non ancora ossigenato, ma carico di anidride carbonica dall’atrio destro e contraendosi lo spinge verso i polmoni attraverso l’arteria polmonare.
Che cos’è il ventricolo destro?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.I ventricoli sono le due cavità inferiori del cuore e costituiscono la parte principale dell’organo. Il ventricolo destro ha una parete più sottile rispetto a quella del ventricolo sinistro, una capacità di circa 200 millilitri e comunica con l’atrio destro, posto subito al di sopra, per mezzo di un ampio passaggio e una valvola (valvola tricuspide) che evita che il sangue torni indietro. È separato dal ventricolo sinistro mediante il setto interventricolare.
A cosa serve il ventricolo destro?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica, con i polmoni.Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo, verso le cellule, attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore dalle vene.Il ventricolo destro possiede due aperture (ostii) alla base della piramide: una è quella atrio-ventricolare in cui passa il sangue venoso, l’altra è quella arteriosa o polmonare da cui il sangue va verso i polmoni.
Ventricolo sinistro
Il ventricolo sinistro è una delle quattro camere in cui è suddiviso il cuore (due atri e due ventricoli). Riceve il sangue ossigenato dall’atrio sinistro e contraendosi lo spinge nell’aorta attraverso la valvola aortica in modo da raggiungere il resto del corpo e fornire ossigeno e nutrienti a cellule e tessuti.
Che cos’è il ventricolo sinistro?
Il cuore è un organo suddiviso in più parti per svolgere la sua funzione principale: portare il sangue ossigenato al resto del corpo (cellule, tessuti e organi) in modo da nutrirli e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni.I ventricoli sono le due cavità inferiori del cuore e costituiscono la parte principale dell’organo. Sono posti nell’area subito dietro lo sterno e poggiano sul diaframma.Il ventricolo sinistro ha una forma leggermente più allungata rispetto al ventricolo destro e si trova in posizione posteriore rispetto a questo e allo sterno, poggiando in larga parte sul diaframma. È simile a un cono la cui punta corrisponde all’apice del cuore. È separato dal ventricolo sinistro mediante il setto interventricolare e dall’atrio sinistro, posto subito sopra, da un passaggio chiamato orifizio mitralico.Il flusso del sangue è regolato in un’unica direzione dalla valvola mitrale, anche detta bicuspide perché formata da due lembi contrapposti che hanno dimensioni diverse. Tra il ventricolo e l’aorta c’è un altro passaggio (l’ostio arterioso) dove si trovano tre valvole.
A cosa serve il ventricolo sinistro?
Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi e di scambiare l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica, con i polmoni.Il sangue ossigenato viaggia verso le cellule dell’organismo attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in vari rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica torna al cuore dalle vene.Il ventricolo sinistro ha pareti muscolari più spesse, dalle tre alle sei volte più del ventricolo destro, e una capacità inferiore rispetto al ventricolo destro, caratteristica collegata al fatto che l’aorta, a differenza dell’arteria polmonare, ha una minore portata ma una maggiore resistenza. Riceve sangue a una pressione di circa 8 mmHg e lo pompa a una pressione di 120 mmHg.In condizioni normali il ventricolo si rilassa durante la fase diastole, favorendo il riempimento del sangue ossigenato proveniente dall’atrio sinistro, per poi contrarsi nella fase sistolica e spingere il sangue nell’aorta con una pressione sufficiente a superare quella dell’aorta.
Un commento